Tredici ordini di custodia cautelare emessi, tre in carcere e dieci ai domiciliari. Questi gli esiti di un’operazione condotta dalla Procura di Trani sull’affare del fotovoltaico. Le persone coinvolte sono 5 progettisti e 7 rappresentanti legali di società interessate nonché il dirigente pro-tempore dell’Ufficio Tecnico del Comune.
Per tutti l’accusa è di associazione per delinquere, falso ideologico in atto pubblico e truffa aggravata ai danni dello Stato. Le indagini, lunghe e complesse, sono state svolte dalla Guardia di Finanza di Bari e coordinate dal dr. Michele Ruggiero della Procura di Trani.
In pratica, allo scopo di eludere la complessa procedura di attivazione per tre parchi fotovoltaici (che avrebbe richiesto una unica autorizzazione regionale), gli impianti sono stati frazionati sulla carta in più impianti di potenza non superiore a un megawatt. Nella realtà invece si è proceduto a realizzarne uno di 3 megawatt in contrada “Santa Perpetua”, uno di 4 in contrada “De Cuneo” e uno a “Santa Chiara” anche questo da 3 megawatt.
Così facendo gli impianti avrebbero avuto accesso al “conto energia” in tempi decisamente più brevi accedendo a bonus che per gli impianti di datazione precedente al 2006 erano più alti e garantiti per 20 anni. Le società avrebbero inoltre ricevuto incentivi statali quantificati in circa 5 milioni di euro. Qualora la truffa non fosse stata scoperta la GdF calcola che in 20 anni avrebbe prodotto un danno quantificabile in circa 100 milioni di euro.
Il sequestro preventivo è stato disposto per 10 impianti e per i conti correnti delle dieci società coinvolte coprendo così l’importo di 5 milioni illecitamente percepito.
Luigi Asero